mercoledì 9 aprile 2014

Avvocato Nicola Ricciardi - Lo Statuto del contribuente va applicato nei controlli delle dichiarazioni

nicola ricciardi su statuto contribuente
A proposito di un avviso di accertamento impugnato da una società che ha paventato la violazione dello Statuto del Contribuente e, nello specifico, l'infondatezza della richiesta tributaria, si è pronunciato l'Avvocato Nicola Ricciardi commentando la sentenza 924/22/14 della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia.

La Commissione, in una prima fase sottolinea come “i giudici di prime cure si sono limitati a dire che nel caso in esame non è stata eseguita nei confronti della ricorrente alcuna attività di accesso, ispezione o verifica”; successivamente ha concluso richiamando l'orientamento ormai maggioritario della Suprema Corte, secondo cui “la garanzia del contraddittorio... debba trovare concretizzazione in relazione a qualsivoglia attività di natura istruttoria volta alla verifica della dichiarazione tributaria, anche nel caso di esame in ufficio - e non in loco - dei documenti prodotti dal contribuente su invito dell'Amministrazione”.

A detta dei giudici, infatti, l'accesso presso la sede del privato, non ha valenza dirimente e il contraddittorio con il contribuente deve essere svolto prescindendo dal luogo in cui viene effettuata l'attività di verifica e dalla presenza o meno di un Processo Verbale di Constatazione.

Per i giudici infatti, l'ampliamento delle ipotesi di contraddittorio, è una concretizzazione del diritto di difesa, ancora più sentito, proprio con l'ordinaria vigenza degli accertamenti esecutivi; del resto, prosegue il Collegio, il previo esame in contraddittorio della questione col contribuente tutela anche l'Amministrazione Finanziaria che deve rispettare i principi di efficienza, efficacia ed economicità, consentendole di valutare preventivamente tutte quelle voci di reddito che sono poi oggetto di controversia.

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